C’è chi il 25 aprile lo passa in gita, chi con la griglia accesa… e chi tra le vigne. Noi, ovviamente, abbiamo scelto la seconda opzione – con qualche sorpresa.
ND Days – Magnum Edition: sole, sorrisi e… un temporale
Il nostro secondo ND Day è partito con il piede giusto: una giornata luminosa, le vigne che si risvegliano, una bella atmosfera di festa e tante Magnum pronte per essere stappate.
Abbiamo camminato tra i filari, brindato all’aperto e condiviso sorrisi e racconti con chi è venuto a trovarci. C’era chi ci conosceva già e chi passava per la prima volta, ma tutti avevano voglia di vivere un’esperienza autentica tra bollicine e natura.

Anche se il tempo nel pomeriggio ci ha messo alla prova, la giornata ci ha lasciato quell’energia buona che solo i momenti vissuti insieme sanno dare. E poi, tra bollicine accompagnate da pane e salamine non è che ce la siamo passata proprio male male… Non vediamo l’ora di ripetere l’esperienza, tipo il 2 giugno…
Cantina: tiraggio completato, ora la parola passa alle bottiglie
Dopo un aprile frizzante (letteralmente), in cantina è tornata la quiete. Abbiamo concluso il tiraggio dell’annata 2024: quasi 95.000 bottiglie imbottigliate, ora pazientemente adagiate nelle cataste, in attesa della magia della rifermentazione.
Le vasche sono praticamente vuote – solo qualche barrique e una cuvée particolare che merita ancora un poco di riposo e valuteremo più avanti. In questa fase dell’anno, in cantina si lavora su sboccature ed etichettature, ma soprattutto il grosso del lavoro si sposta all’aperto, in vigna. La primavera sta riportando vita tra i nostri filari.
Vigneto: esplosione verde e prime cure di primavera
Le vigne quest’anno sono partite con slancio, complici le giornate stabili e soleggiate della scorsa settimana. Le gelate primaverili ci hanno graziati (e già questo è motivo di festa), anche se nella vigna di Pinot Nero sopra la cantina qualche gemma è rimasta cieca per via della grandine dell’anno scorso. Poco male: accettiamo quello che la natura ci offre, con gratitudine e pazienza.
In campo ora si lavora con il sorriso, e il decespugliatore (tanto decespugliatore): sfalcio dell’erba, spollonature per liberare il tronco dai rami superflui, e scacchiature per arieggiare la chioma. Tutto questo serve a preparare le viti per l’imminente fioritura. Sì, perché tra una ventina di giorni i grappoli cominceranno a fiorire, e non vediamo l’ora di raccontarvelo con qualche immagine dal campo.
Insomma, tra pioggia e sole, bottiglie e tralci, il nostro aprile si è chiuso con il botto (di tappo). È il momento di ripartire con slancio, perché la primavera chiama forte e chiaro.