Vendemmia 2025: un’annata che sa di equilibrio

Quest’anno la vendemmia da San Cristoforo è iniziata il 14 agosto, appena prima di Ferragosto, con qualche giorno di anticipo rispetto allo scorso anno data la bellissima stagione estiva che abbiamo vissuto in Franciacorta.

A differenza di altre cantine amiche, abbiamo scelto di aspettare un po’ dato che le condizioni climatiche di questo inizio di agosto lo consentivano. Un piccolo rischio, forse, ma pensato per dare alle uve qualche giorno in più di maturazione, arricchendo la complessità, aumentandone la profondità, naturalmente senza andare a discapito dell’acidità, importantissima per l’equilibrio di tutti i nostri vini.

La stagione ci ha dato una mano. Nessun picco estremo di caldo, nessun evento atmosferico fuori controllo e soprattuto nessuna emergenza fitosanitaria come negli anni passati. Le piogge sono arrivate nei momenti giusti, senza compromettere la salute delle piante. E così, al momento della raccolta, le uve erano sane, in equilibrio, con bellissimi profili aromatici e tanta tensione.

Abbiamo iniziato dal Pinot Nero, come sempre destinato al Rosé, al Brut Millesimato e a Epta, la nostra Riserval Blanc de Noirs. Poi è arrivato il turno dello Chardonnay, raccolto a più riprese a seconda della maturazione delle differenti parcelle. La raccolta è durata circa dieci giorni, rallentata solo da un paio di giornate di pioggia che abbiamo saputo gestire grazie al lavoro in cantina e alle celle di stoccaggio.

Ora le vasche stanno fermentando, sia di Chardonnay che di Pinot Nero. Le prime impressioni sono buone: i numeri ci piacciono, gli assaggi ancora di più. Qualcosina è già in barrique (ci siamo concessi qualche micro-sperimentazione), mentre il resto è in vasca, come sempre l’acciaio è il materiale che più contraddistingue le basi spumante di San Cristoforo.

Ogni vigna è stata vinificata in singoli lotti, per sfruttare le caratteristiche di ogni parcella e poter lavorare con più precisione nella selezione delle cuvée. Ma per le valutazioni definitive ci sarà tempo: ora aspettiamo la fine della fermentazione e ci prepariamo a un lungo inverno di batonnage e affinamento in vasca.

In sintesi? Quantità soddisfacente, qualità promettente, approccio coerente. Una vendemmia che ci ha permesso di lavorare con calma, senza rincorrere il tempo. Per questo ci sentiamo di dire che, è una vendemmia che porta con sé grandi aspettative