Preparativi per la Vendemmia 2024
La nostra vendemmia a San Cristoforo comincia oggi!
Si parte dal vigneto di Pinot Nero interno all’azienda, si prospetta come una sfida interessante, plasmata da condizioni climatiche inaspettate e dall’adozione di nuove tecnologie in cantina. Quest’anno, il nostro vigneto ha messo alla prova tutte le nostre competenze per esprimere al meglio le sue potenzialità.
Clima e Maturazione: un’Equazione Complessa
Il clima è una variabile che non possiamo controllare, ma comprendere l’impatto che ha sulla maturazione delle uve è fondamentale per anticipare e reagire in modo efficace. La stagione è iniziata con una primavera anticipata, caratterizzata da temperature superiori alla media, che sembravano accelerare il ciclo vegetativo delle viti. Tuttavia, da aprile a luglio abbiamo assistito a una fase di piovosità costante accompagnata da temperature decisamente inferiori rispetto alla media stagionale. Questo ha comportato un rallentamento significativo del processo di maturazione, con un ritardo stimato di circa 15 giorni rispetto alla media storica.
Da un punto di vista fitosanitario, queste condizioni hanno richiesto un’attenta gestione per prevenire patologie legate all’eccesso di umidità. L’accelerazione della maturazione avvenuta nell’ultimo mese, grazie al ritorno di temperature più elevate, ha consentito un parziale recupero del ritardo accumulato.
Innovazioni in Cantina: Ottimizzazione della Pressatura
Un aspetto fondamentale di questa vendemmia sarà l’implementazione delle innovazioni che abbiamo introdotto in cantina. Il rinnovamento dell’impianto di ricezione delle uve, con una pressa di maggior capacità (80 quintali contro i 50 precedenti), ci permetterà di incrementare la quantità di uva processata quotidianamente del 30-40%. Questo significa un’ottimizzazione significativa dei tempi di vendemmia, con un impatto diretto sulla qualità del prodotto finale. Grazie a queste innovazioni, siamo in grado di preservare meglio le caratteristiche organolettiche delle uve, come l’aroma e la struttura, cruciali per produrre vini di alta qualità.
L’obiettivo è chiaro: raccogliere e lavorare le uve nel momento di maturazione ideale, preservando l’acidità e la freschezza, elementi chiave per i nostri vini. Questo approccio consentirà di ridurre i rischi associati a un prolungamento delle operazioni di vendemmia, come la perdita di acidità o l’insorgenza di patologie come la botrite.
Sviluppi Futuri: Nuove Prospettive Viticole
A completare il quadro, abbiamo avviato un progetto ambizioso: la piantumazione di un nuovo ettaro di Pinot Nero nella zona collinare di Erbusco. Questo vigneto, ancora giovane e non produttivo per quest’anno, rappresenta una scommessa sul futuro e sulla vocazione di questo territorio. Dal prossimo anno, mi aspetto di iniziare a valutare le prime rese, con l’obiettivo di esprimere al meglio il potenziale di questo terroir.
In sintesi, la vendemmia 2024 sarà un banco di prova per le innovazioni tecniche e agronomiche che abbiamo introdotto. Siamo solo all’inizio di un percorso di innovazione che, anno dopo anno, ci permetterà di migliorare continuamente la qualità dei nostri vini. La vendemmia 2024 sarà solo la prima tappa di questa evoluzione.
Nicolò, enologo
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