L’annata 2024 in Franciacorta si può riassumere come un’annata difficile, ma di ottime speranze. Gli andamenti climatici, dall’inizio alla fine, hanno messo a dura prova sia la gestione dei vigneti che le previsioni di raccolto. Ma come si è comportata San Cristoforo? Siamo riusciti a fronteggiare le sfide e a portare in cantina uve di buona qualità, anche se non è stato affatto semplice.
Un clima difficile: dalla gelata primaverile al caldo di agosto
L’anno era iniziato sotto buoni auspici: il germogliamento delle piante è stato regolare e le condizioni primaverili sembravano promettenti. Tuttavia, verso la fine di aprile, una gelata tardiva ha causato i primi problemi. Alcune piante di Chardonnay sono state colpite, fortunatamente i danni si sono limitati a una piccola porzione del vigneto.
Poi è arrivata la pioggia. Due mesi di precipitazioni abbondanti e persistenti tra maggio e giugno hanno reso difficile mantenere un buon stato fitosanitario. Per fortuna, grazie al nostro sistema di protezione ibrido e alla tempestività degli interventi, siamo riusciti a gestire la situazione e a prevenire i danni. Non tutti sono stati altrettanto fortunati: in molte zone della Franciacorta, la pioggia ha rallentato la crescita e aumentato il rischio di malattie fungine.
Alla fine di giugno, un’importante grandinata ha colpito la parte nord-orientale della Franciacorta, danneggiando ulteriormente il potenziale produttivo della zona. Da metà luglio, però, la situazione si è capovolta: per circa un mese e mezzo, un’alta pressione persistente ha portato temperature elevate e assenza di pioggia, favorendo una rapida maturazione degli acini. Tuttavia, questo caldo intenso ha creato altri problemi: scottature e stress idrico in alcune vigne, soprattutto per chi non è riuscito a intervenire con irrigazioni di soccorso.
Raccolto e Vinificazione: Tempestività e Qualità
In un’annata come questa, la tempestività è stata fondamentale. Una scelta strategica è stata quella di intervenire con nuove attrezzature e un impianto di ricezione più efficiente, che ci ha permesso di completare la vendemmia in appena sei giorni, riducendo i tempi di raccolta del 30%. Questa rapidità si è rivelata essenziale, soprattutto per proteggere le uve dall’ultima grande grandinata di fine agosto, che ha colpito duramente alcune cantine vicine.
Dal punto di vista quantitativo, la Franciacorta ha registrato un calo del 40% nella produzione totale. Da parte nostra, abbiamo mantenuto livelli quasi nella norma, grazie alla gestione attenta delle vigne e alla scelta di anticipare alcune raccolte cruciali. Questo ci ha permesso di salvare gran parte del raccolto, garantendo una produzione sufficiente anche in un anno così difficile.
Le basi spumante: prime impressioni e aspettative
Se i volumi sono stati preservati, ora è il livello qualitativo delle basi che richiede la nostra attenzione. Le oscillazioni climatiche – dalle piogge abbondanti al caldo torrido – hanno influito sul normale equilibrio delle maturazioni ma il lavoro preventivo e di interpretazione dell’annata ci permettono oggi di avere i primi dati analitici sulle basi, sono incoraggianti, buoni livelli di acidità e maturazioni nella norma.
Anche se potremmo aspettarci un risultato finale non completamente omogeneo su tutta la gamma, abbiamo qualche vasca che sta dimostrando un carattere interessante, con un potenziale di evoluzione superiore. Sarà necessario aspettare ancora qualche mese prima di poter dare un giudizio definitivo, ma siamo fiduciosi che alcune delle nostre basi potrebbero riservare piacevoli sorprese.
Conclusioni: un bilancio provvisorio ma positivo
Il bilancio complessivo della vendemmia 2024 è, almeno per noi, positivo. Nonostante un contesto climatico estremamente complesso, siamo riusciti a portare in cantina uve di buona qualità e a mantenere un livello produttivo soddisfacente. La vera prova, però, sarà il tempo: solo quando i vini avranno completato la loro prima fase di affinamento potremo davvero valutare il risultato finale.
Siamo ottimisti e pronti a lavorare sulle nostre basi con la massima attenzione. Come ogni anno, l’obiettivo è trasformare queste sfide in opportunità, creando Franciacorta che siano non solo espressione del territorio, ma anche testimoni della nostra capacità di adattamento e innovazione.
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